Museo etnoantropologico di Buscemi
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Overview
L’Ecomuseo è nato come struttura privata, fondato e cresciuto con attività di volontariato e grande spirito di abnegazione, superando difficoltà ed ostacoli non indifferenti.
Lungi dall’equivalenza museo-morte, è un museo di riproposta-riappropriazione della nostra cultura, con finalità didattiche e di sviluppo sociale.
Lo attestano le tantissime iniziative culturali, organizzate in collaborazione con la Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide il dialogo con il mondo della scuola e i musei facenti parte della Rete museale della cultura iblea, il coinvolgimento dei giovani, al fine di stimolarli a prendere consapevolezza delle potenzialità economiche che possono scaturire da una giusta utilizzazione del patrimonio culturale ed ambientale. Ideazione e allestimento museografico a cura di Rosario Acquaviva, attuale Direttore scientifico.
A seguito di acquisizioni e donazioni di beni immobili e mobili, la struttura ecomuseale appartiene al 90% al demanio regionale, Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, afferente alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa. Con Decreto n.04/2020 dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identita Siciliana, è stato riconosciuto come Ecomuseo di interesse regionale.
Attualmente è gestito dall’Associazione per la conservazione della cultura popolare degli Iblei, a seguito di protocollo firmato con il Comune di Buscemi, ente affidatario da parte dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Comprende dodici unità museali: a casa ro massaru, la casa del massaro, u parmientu, il palmento,a putia ro firraru, la bottega del fabbro, a casa ro iurnataru, la casa del bracciante, a putia ro quarararu, la bottega del calderaio, a putia ro falignami, la bottega del falegname, a putia ro scarparu e r’appuntapiatti, la bottega del calzolaio e del conciabrocche, Il ciclo del grano , Grano pane e feste del tempo, Abbigliamento, ceramica calatina e sartoria, Lavorare il legno e la pietra, il mulino ad acqua “Santa Lucia”, ubicato nel territorio di Palazzolo Acreide e il Centro di documentazione della vita popolare iblea.
Pomeriggi, sabati e festivi: tramite prenotazione
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