Lentini segreta: un viaggio tra pietre antiche, arte urbana e sentieri che profumano di storia.

Lentini lost and found

C’è una Sicilia che si svela lontano dalle rotte più battute, dove la bellezza non si concede subito, ma si lascia scoprire un passo alla volta. Lentini è così: città antica, viva, sorprendente, dove convivono rovine greche, scorci barocchi, creatività contemporanea e la calorosa accoglienza di chi ci vive.
Ed è proprio grazie a realtà come Badia Lost & Found che oggi Lentini racconta il suo volto più autentico, fatto di cultura, cammini, arte diffusa e storie da ascoltare camminando tra i vicoli.

Un parco urbano d’arte che narra le “storie smarrite

Passeggiando per le strade del centro storico, ci si accorge che Lentini è molto più di quello che appare a prima vista. Non solo chiese e palazzi storici: oggi il cuore antico della città si anima grazie a un parco urbano d’arte diffuso, ideato e curato da Badia Lost & Found che trasforma muri e facciate in tele per artisti contemporanei.
Il risultato? Un percorso vibrante che racconta Lentini da prospettive e linguaggi nuovi: murales e installazioni che parlano di identità e memoria, opere che invitano a fermarsi, a riflettere, a guardare con occhi nuovi diversi angoli un tempo dimenticati.

Le visite guidate – prenotabili su richiesta – svelano una narrazione alternativa e autentica.

Ma ciò che rende davvero unico il progetto del Parco Urbano d’Arte Contemporanea è la filosofia che lo anima. L’idea progettuale non è stata solo quella di “decorare muri anonimi”, ma riscrivere il rapporto tra la città e i suoi abitanti. Ogni intervento artistico nasce da un dialogo con il territorio, trasformando spazi abbandonati o marginali in luoghi di incontro, riflessione e racconto collettivo. È un’arte che non resta ferma: cresce, cambia, accoglie nuove visioni e coinvolge chi vive il quartiere giorno dopo giorno.

L’antica Leontinoi: la potenza della storia

A pochi chilometri dal centro abitato, sui colli, che sin dall’IV secolo prima di Cristo dominavano l’attuale Piana di Catania e i Campi fertili leontini, sorge il Parco archeologico di Leontinoi, un sito che ha visto una delle più interessanti, strategiche e gloriose polis greche di Sicilia. L’area oggi custodisce le tracce di una delle più antiche città di fondazione greca; seconda polis calcidese, dopo Naxos, un anno prima di Katane (728 a.C.).
Qui, tra i resti monumentali delle fortificazioni, sorgeva la città narrata da Polibio, tra le due porte Nord e Sud, la prima, commerciale, orientata verso Katane; la seconda, difensiva, orientata verso Syracusa.
Un luogo di inestimabile bellezza e di pace, che lascia senza parole al tramonto, quando la pietra assume i colori caldi del sole che cala dietro le colline.

La Via Francigena Fabaria

Non tutti sanno che Lentini è anche una tappa importante lungo la Via Francigena Fabaria, itinerario che unisce Randazzo e Agrigento per circa 300 km. Chi attraversa la città trova a Base Badiain via Giuseppe Garibaldi, 3 – un punto di ristoro, accoglienza, informazioni e timbro ufficiale per le credenziali del pellegrino.
Un gesto che rinnova un’antica tradizione di ospitalità, rendendo la città non solo luogo di passaggio, ma tappa viva, capace di entusiasmare e stimolare curiosità…

Le chiese: scrigni d’arte e spiritualità

Passeggiare per Lentini significa percorrere un vero e proprio itinerario tra secoli di storia e devozione, dove oltre venti chiese raccontano il volto antico della città. Dominante e maestosa si erge la Santa Maria la Cava e Sant’Alfio, con le catacombe dei Santi Martiri, le volte “ricamate” di stucchi bianchi su sfondo azzurro, costruita dopo il grande terremoto del 1693: una facciata barocca a tre ordini, un ampio sagrato decorato da eleganti ciottoli bianchi e neri, e all’interno autentici tesori come l’icona bizantina della Madonna Odigitria e il fercolo d’argento del XIX secolo dedicato a Sant’Alfio.

Poco lontano, nel quartiere Badia, la Chiesa della SS. Trinità e San Marziano, Monumento Nazionale, sorprende con il prezioso pavimento in ceramica di Caltagirone del XVIII secolo, gli affreschi di Sebastiano Lo Monaco che ornano la volta, e un raffinato polittico attribuito alla scuola di Antonello da Messina. La Chiesa di San Francesco di Paola, elegante costruzione settecentesca, conserva un raro organo a mantice e importanti opere provenienti da chiese distrutte nel sisma del Seicento.

A colpire l’immaginazione del visitatore sono anche i luoghi più nascosti: la suggestiva e piccola Chiesa dei Tre Santi (o della Fontana), costruita sopra l’area della Lentini romana e sopra un pozzo legato alla leggenda del martirio di Sant’Alfio, o la straordinaria Chiesa Rupestre del Crocifisso, scavata nella roccia e decorata con affreschi che spaziano dal XII al XVII secolo, testimonianza unica dell’arte sacra rupestre siciliana. Ad “aprire” il quartiere medievale della città, su via Bricinna, invece, è la Chiesa di San Luca modesto edificio in pietra arenaria, conserva opere pittoriche di grande pregio, come la Crocifissione attribuita alla scuola del Tintoretto e la Nascita della Vergine del pittore Gramignani.

Ogni chiesa custodisce opere d’arte, dettagli barocchi e storie intrecciate alla vita della città, che vanta una delle comunità cristiane più antiche dell’isola.

Panorami, vicoli e atmosfere che incantano

Basta allontanarsi un po’ dal centro storico per scoprire punti panoramici dal colle Pancali al lago Biviere, dove lo sguardo abbraccia campagne, colline e – nelle giornate limpide – persino il profilo della vicina Etna. E poi ci sono i vicoli stretti e le scalinate che portano verso scorci segreti: angoli fioriti, archi in pietra, cortili dove il tempo sembra essersi fermato.
In questa armonia tra passato e presente, Lentini si mostra come una città che non ha paura di accogliere, rinnovarsi e raccontarsi…

Pronti a scoprirla?

2 pensieri su “Lentini segreta: un viaggio tra pietre antiche, arte urbana e sentieri che profumano di storia.

  1. Galata' dice:

    Grazie Giorgio
    Hai tracciato la Nostra storia e ciascuno, dopo aver letto tutto, può sviluppare le varie tracce.
    Grazie e buona Solennità dei Santi Pietro e Paolo

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