Marzamemi è un piccolo borgo marinaro in provincia di Siracusa, a pochi chilometri da Pachino e dalla barocca Noto. Bastano poche ore per visitarlo e una manciata di secondi per innamorarsene.
Secondo alcuni il nome Marzamemi deriverebbe dalle parole arabe marsa (“porto”, “rada”, “baia”) e memi (“piccolo”), secondo altri, invece, il toponimo sta per marsà al-ḥamāma (“baia delle tortore”) per l’abbondante presenza di questi uccelli in primavera.
Il borgo sorge interamente sul mare e la sua nascita risale intorno all’anno mille, quando gli Arabi costruirono la tonnara, per molti anni definita la “tonnara migliore del regno” nonché la più grande (Regno delle due Sicilie).
Marzamemi è senza alcun dubbio un borgo da un fascino straordinario, un paesino la cui storia è stata segnata dalla pesca, dal commercio marittimo e dalla navigazione.
Un borgo in cui il tempo sembra rallentare, sembra dilungarsi, sembra comunicarti “fai con calma, non c’è fretta”. Serve la calma, la lentezza, la serenità d’animo per visitare Marzamemi, per scoprirne e ammirarne gli scorci più belli.
È un borgo piccolo, è vero, ma il mio consiglio è quello di dedicare almeno due o tre ore alla visita, datevi il tempo per cogliere e assaporare la vera essenza. E, se ne avete la possibilità, fermatevi fino all’ora del tramonto, sarete i protagonisti di una cartolina dai colori pastello.
In questo articolo trovate l’itinerario per visitare al meglio Marzamemi e alcune cose che non potete non fare.
Marzamemi: la storia
Fin dall’antichità il borgo marinaro di Marzamemi è legato all’attività della Tonnara di Marzamemi, alla pesca, alla navigazione e al commercio dei prodotti tipici del Mediterraneo.
Il borgo è difatti nato intorno ai due porti naturali di approdo La Balata e la Fossa, trasformatosi poi in porti per la pesca. Attività che ha reso fiorente Marzamemi negli anni.
Il borgo, così come lo vediamo oggi, iniziò a prendere forma nel 1630, quando la Famiglia Villadorata modificò la Tonnara ampliandone gli spazi, costruendo la Chiesa di San Francesco di Paola e le case dei pescatori.
Nel corso degli anni l’attività di pesca della tonnara diventò sempre più fiorente, portando alla costruzione, nel 1912, di un grande stabilimento destinato alla produzione di tonno salato e sott’olio.
L’attività della pesca fu abbondante fino al primo dopoguerra, per poi iniziare piano piano a calare fino a chiudere definitivamente nel 1969.
Oggi, la vocazione di Marzamemi è diventata turistica: la piazza principale e le vie del paese si affollano di coloratissimi tavoli all’aperto a primavera e in estate.
Eppure l’anima del paese resta autentica. La pesca, motore e filo conduttore di tutta la storia del borgo, resta l’attività principale dei pochi abitanti del posto. La tonnara guarda a vista il borgo. I pescatori usano ancora le loro barche colorate. E forse è questo il fascino di Marzamemi: l’autenticità.
Cosa vedere a Marzamemi: itinerario a piedi
Come avrete capito: Marzamemi è molto piccola e la si visita davvero in poco tempo, ed esclusivamente a piedi. Ci si arriva via terra, e in quel caso dovete lasciare l’auto al parcheggio situato all’inizio del paese o via mare, tramite barca con escursioni organizzate.
Potete iniziare la vostra passeggiata all’inizio del paese, sul lungomare che si affaccia sul nuovo porto e sull’Isola Piccola. Proseguendo raggiungerete il piccolo porticciolo la Balata, porto naturale insieme alla Fossa di Marzamemi. Lo riconoscerete dalle numerose e pittoresche barche dei pescatori che costeggiano il porto.
Tips: fermatevi qui al tramonto e godetevelo con una buona birra e un cartoggio di fritto misto!
Su questa piazza, delimitata dal mare e dalle case colorate dei pescatori, si trovano anche la Vecchia Fabbrica e la Casa Cappuccio. La prima era un’antica costruzione adibita alla produzione di ghiaccio, la seconda un’antica abitazione.
Percorrendo il Vicolo Villadorata entrerete nel cuore dell’antico borgo di Marzamemi: Piazza Regina Margherita. E resterete senza fiato.
Sulla piazza si affacciano: le due Chiese del borgo dedicate entrambe al santo patrono, San Francesco di Paola, il Palazzo di Villadorata e, faranno da contorno, le colorate case dei pescatori, con la caratteristica casa del forno.
La vecchia Chiesa di San Francesco da Paola oggi è sconsacrata e ospita al suo interno il Museo del Mare, dov’è possibile vedere una serie di reperti archeologici e subacquei.
Dopo la visita al borgo potete rilassarvi in una delle spiagge di Marzamemi. Tra le più belle e raggiungibili a piedi c’è la Spiaggia della Spinazza e la Baia del Cavettone.
Spostandovi un po’ più a Nord troverete invece alcune delle spiagge più belle della costa orientale: Spiaggia di San Lorenzo, Spiaggia di vendicari, Calamosche, Spiaggia di Marianelli e Spiaggia di Eloro.
Cosa fare assolutamente a Marzamemi
- addentrarsi in ogni vicoletto per assaporare l‘autenticità del borgo;
- gustare “Il Magnifico” da Don Peppinu;
- godersi il tramonto, magari in riva al mare;
- gustare e comprare i prodotti della cucina siciliana da Campisi;
- dire tutta la verità, nient’altro che la verità a Casa Tuminello;
- organizzare un evento. Ve la butto lì. Io vorrei pronunciare qui il mio, “Sì, lo voglio!”