Tradizione e cultura dell’olio in Sicilia

La raccolta delle olive in Sicilia: un’antica tradizione di famiglia.

In questo periodo dell’anno molti abitanti dell’isola hanno un’importante usanza: raccogliere le olive per l’olio extra vergine di oliva, che è il re della tavola durante tutto l’anno in Sicilia. 

Per alcune famiglie siciliane la raccolta delle olive è una tradizione e un vero e proprio momento di aggregazione, in questo periodo ci si riunisce sotto l’albero, si trascorre una giornata di lavoro e ci si reintegra nella terra.
Le olive prima cadono sulla rete, poi vengono separate da eventuali rami e foglie, quindi confezionate in sacchi o cassette e spedite al frantoio.

Chi sceglierà di non utilizzare la tecnologia per la raccolta dovrà fare più lavoro manuale, ma otterrà molte soddisfazioni e godrà di momenti di gioia.

La raccolta in Sicilia inizia solitamente intorno alla metà di ottobre e si protrae fino alla fine di novembre, tuttavia in alcuni casi può essere anticipata a settembre e protrarsi fino a dicembre.
Da qualche mese il frantoio si è risvegliato dalla sonnolenza, ed è pieno di cassette di olive pronte per essere spremute con il via vai di gente.

I siciliani sono molto orgogliosi dell’olio che consumeranno tutto l’anno, per provarne la bontà amano versarlo in un piatto e gustarlo con del pane caldo.

Conoscere le cultivar più diffuse sul territorio siciliano può essere utile per riconoscere l’olio che se ne ricava e scegliere in base ai propri gusti.

Nocellara del Belice

La Nocellara del Belice è una varietà molto pregiata, tra le varietà autoctone della Sicilia può essere una delle varietà più rispettate in assoluto, tanto da ottenere la certificazione DOP (denominazione di origine protetta) nel 1998.

Esistente sul territorio della Sicilia da secoli (probabilmente già all’epoca della Magna Grecia), questa varietà è molto adatta alla produzione di olio extra vergine di oliva e al consumo da tavola, grazie alla sua pezzatura di Nocellara del Belice molto grande.
Gli alberi di Nocellara non sono molto grandi, ma hanno una certa capacità di adattarsi alle più diverse condizioni ambientali. Conosciuta anche come Oliva di Mazara o Castelvetrano, Tonda e Trapanese, è una varietà autoincompatibile che viene solitamente impollinata con varie altre cultivar, in particolare Giarraffa e Pidicuddara.

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