la Sicilia ha geograficamente forma di triangolo. Questa sua conformazione le valse l’antico nome di Trinàcria.
Il termine Sicilia, fin dall’antichità, prese il nome Trinàcria e anche di Sicània cioè terra dei Sicani, fra i primi abitatori dell’Isola.
Secondo il grammatico latino Marco Terenzio Varrone, il termine Sicilia deriverebbe dalla voce italica sica che sta ad indicare la falce. Pertanto Sicilia significherebbe terra di falciatori, questo perché i Romani consideravano la Sicilia come la regione più ricca di grano per approvvigionare Roma.
Il nome di Trinàcria fu utilizzato da Omero nell’Odissea, ma anche dagli storici Antioco da Siracusa, Timeo da Taormina e dallo stesso Tucidide.
La Sicilia fu indicata nell’antichità anche come l’isola del Sole. Il simbolo dell’Isola rappresenta, infatti, un volto attorniato da raggi solari.
Dal VII secolo avanti Cristo il volto fu circondato da tre gambe, che pur simulando i raggi del sole, rappresentano verosimilmente i tre punti estremi dell’Isola.
In periodo romano, invece, per indicare la fertilità dell’Isola furono aggiunte delle spighe, come è possibile notare nei mosaici romani di Marsala e di Tindari. A questo proposito varrebbe ricordare il mito di Cerere, dea delle messi, e il ratto di Proserpina.