L’abbanniata dell’ambulante, la tradizione siciliana che continua a vivere”

L’abbanniata, (o vanniate) dell’ambulante in Sicilia: una tradizione antica che resiste al tempo.

L’abbanniata è una delle tradizioni più antiche della Sicilia, che ha radici profonde nel passato dell’isola. 

Chiunque sia stato almeno una volta in Sicilia, ha sicuramente ascoltato una abbanniata. Al primo ascolto si può rimanere un po’ sorpresi.

Si tratta di un’attività ambulante che consiste nella vendita di prodotti alimentari, artigianali e tessili, spesso realizzati a mano dai venditori stessi.
Questi ambulanti percorrono le strade della città o dei piccoli paesi, offrendo i loro prodotti ai passanti e creando un’atmosfera tipica del Sud Italia, le loro grida risuonano numerose, mescolandosi ai rumori degli avventori e delle bancarelle.

L’abbanniata è stata a lungo una fonte di sostentamento per molte famiglie siciliane, che hanno fatto della vendita ambulante la propria attività principale. Un tempo, i venditori ambulanti tenevano la propria mercanzia nelle cassettine messe al collo, su carrettini spinti a mano (o trainati da asini) o anche sulle biciclette. L’abbanniata siciliana serviva proprio a incuriosire i potenziali clienti, avvisarli di ciò che si aveva. 

Esisteva anche l’abbanniata di putia, cioè quella che i vari commercianti facevano davanti le loro botteghe.

spesso improvvisavano un canto:

“megghiu di l’ogghiu ci voli  e ci voli lu sali. Sali haiu iu vi vinnu lu sali”.

Un’altro proverbio dei vecchi tempi: “La robba abbanniata è mezza vinnuta”, “lu putiaru socc’avi abbannia”.

Questi canti spesso rassomigliavano allo stile di canto dei carrettieri. Alcuni studiosi musicologi, infatti, hanno abbinato questo genere di canto di “abbanniata” fra quelli popolari.

Nonostante la modernizzazione e la crescita del settore commerciale, l’abbanniata continua a resistere al tempo e a mantenere la sua importanza nella cultura siciliana.

Oggi, gli ambulanti vendono una vasta gamma di prodotti, tra cui frutta e verdura fresca, formaggi, salumi, dolci, artigianato locale e abbigliamento. 

Molte di queste merci sono prodotte dalle stesse famiglie che le vendono, garantendo così la freschezza e la qualità dei prodotti.

Uno dei luoghi in cui l’abbanniata è ancora molto presente è il mercato a Palermo. Qui, i visitatori possono trovare una grande varietà di prodotti e fare acquisti a prezzi convenienti. Il mercato è anche un luogo di incontro sociale, dove i venditori e i clienti si scambiano consigli, notizie e racconti.

Tuttavia, l’abbanniata non è solo una questione di vendita. È anche una forma di espressione culturale e di identità, che ha radici profonde nella storia della Sicilia. L’abbanniata, infatti, risale al periodo arabo-normanno dell’isola, quando i mercati erano il fulcro della vita sociale ed economica.

Oggi, l’abbanniata continua a rappresentare una parte importante della cultura siciliana. È un’attività che unisce le persone, creando un senso di comunità e di appartenenza. Gli ambulanti sono spesso considerati parte integrante della vita quotidiana, come le bancarelle del mercato o i negozi di quartiere.

Nonostante l’abbanniata abbia subito alcuni cambiamenti nel corso degli anni, la sua importanza per la cultura siciliana rimane intatta. Gli ambulanti continuano a portare avanti una tradizione secolare, mantenendo viva l’eredità culturale dell’isola.

In conclusione, l’abbanniata dell’ambulante in Sicilia è un esempio di come le tradizioni antiche possano resistere al tempo e mantenere la loro importanza nella società moderna. 

Gli ambulanti rappresentano una parte fondamentale della cultura siciliana e un ponte tra il passato e il presente dell’isola.

Fonte: Venditori ambulanti 2 – di Tanino Cannata

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